Alla conquista di Roma

PROGRAMMA DI VIAGGIO:

Arrivo a Lucca

2° giorno: Lucca – Gambassi Terme. 68 km con 900 dsl. Tappa facile.

Tappa di pianura o quasi, durante la quale si alternano scorci di natura selvaggia non tanto diverse da come si presentava in epoca medioevale, stagni, boschi e boscaglie.

Altopascio, un borgo che mantiene ancora oggi la dimensione di borgo fortificato, il nucleo medioevale della Magione, con la chiesa romanica di San Jacopo, il chiostro duecentesco, la torre merlata con la campana detta “La Smarrita”, che veniva suonata all’imbrunire per orientare i pellegrini smarriti.

San Miniato, il lunghissimo borgo lineare, è disposto sul crinale di tre poggi affacciati sulla valle dell’Arno, svetta sul punto più alto la torre di Federico II l’imperatore, che fece costruire la rocca, la torre campanaria è ricavata dalla torre di Matilde.

Gambassi Terme, era nei tempi antichi una “terra di passo”, per gli etruschi, trovandosi sulla direttrice e nel dominio di Volterra; per i Romani, in relazione alla via Clodia tra Siena e Lucca e, nell’alto Medioevo, per i viaggiatori, in particolare per i pellegrini che percorrevano la via Francigena, (come l’arcivescovo Sigerico di Canterbury, nel cui itinerario attraverso l’Italia si ricorda, prima del 994, la Pieve di Chianni). E uno spedale vi è ricordato nel XIII secolo. A Gambassi Terme è visitabile la Mostra permanente dell’attività vetraria che espone circa 3000 reperti archeologici sia locali che italiani risalenti al periodo tra il XIII e il XVI secolo e raccoglie studi e ricerche storiche e archeologiche sulla produzione del vetro in Valdelsa. Tale attività, documentata fin dal XIII secolo e ormai scomparsa, ha costituito per secoli un elemento caratterizzante per l’intero territorio, la cui fama andava ben oltre lo stretto ambito territoriale. Per chi cerca un po’ di benessere, ci sono le acque benefiche delle terme Atilde, appartenenti all’antica fortificazione medievale.

3° giorno: Gambassi Terme – Siena. 70 km con 870 dsl. Tappa difficile.

Tappa faticosa ma gratificante per le molte possibilità di visita, paesaggi tipici della Toscana più bella e quella che tutti si aspettano, colline e borghi medioevali tra i più belli d’Italia.

San Gimignano, nella città conosciuta per le sue numerose torri e per la vernaccia, le pareti della sala del consiglio del Palazzo Comunale vennero affrescate tra il 1289 e il 1299, sulle pendici del Poggio del Comune (624 m s.l.m.) sono presenti i ruderi di Castelvecchio, un villaggio di epoca longobarda.

Monteriggioni, con le sue torri della cinta muraria, splendidamente conservata, racchiudono un borgo di poche case allineate sull’unica via e la parrocchiale affacciata sulla vasta piazza Roma.

Siena, la città è universalmente conosciuta per il suo ingente patrimonio storico, artistico, paesaggistico e per la sua sostanziale unità stilistica dell’arredo urbano medievale, nonché per il celebre Palio. Nel 1995 il suo centro storico è stato inserito dall’UNESCO nel Patrimonio dell’Umanità.

4° giorno: Siena – Acquapendente. 109 km con 1290 dsl. Tappa medio-difficile.

La tappa di oggi tocca tratti più suggestivi del percorso toscano della Francigena, l’attraversamento delle crete senesi offre in ogni stagione un paesaggio diverso, pur nella straordinaria uniformità di queste colline pressoché prive di alberi e quasi interamente coltivate a grano, dorsali argillosi su strade sterrate.

San Quirico d’Orcia, borgo di stile romanico sorge sul sito della più antica pieve di Osenna, oltre la porta Senese si trova la Collegiata, alla fine dell’abitato si trova la piccola chiesa romanica di Santa Maria.

Radicofani, la prima testimonianza dell’esistenza di un borgo fortificato situato in una poderosa rocca dove il panorama regala splendidi paesaggi, la chiesa romanica di San Pietro conserva varie opere di terracotta.

Acquapendente, cittadina che conserva importanti monumenti dell’epoca medievale, la cittadella fortificata, un interessante borgo arroccato con stretti vicoli.

5° giorno: Acquapendente – Sutri. 91 km con 950 dsl. Tappa media.

Tappa digradante nel bellissimo lago di Bolsena, mentre Roma si avvicina, i paesi che si attraversano portano tutti i segni del potere temporale dei papi, le memorie di epoche etrusca e romana emergono a ogni angolo.

Bolsena, città lacustre, il borgo medievale che si raccoglie intorno al castello dei Monaldeschi, nella parte bassa dell’abitato sorge la basilica di Santa Cristina con facciata rinascimentale e interno che conserva le primitive forme romaniche.

Viterbo, dalla porta Fiorentina si attraversa il centro storico dove sorgono il palazzo dei priori e la torre dell’Orologio e la fontana Grande, si entra nel cuore medievale di Viterbo con palazzo Farnese, la cattedrale di San Lorenzo e palazzo degli Alessandri, sovrastato da tre torri.

Sutri, paese arroccato sul tufo, era un insediamento importante di origine etrusca, il centro storico risale al medioevo, duomo di Santa Maria Assunta di aspetto barocco, dalle terme di epoca romana, alla primitiva chiesa paleocristiana, dove si conserva la bellissima cripta.

6° giorno: Sutri – Roma. 65 km con 600 dsl. Tappa facile-media.

Tappa che insegue ed attraversa territori dove si ritrova intatta la bellezza della campagna romana, con Roma così vicina e allo stesso tempo così lontana.

Formello porta il segno della committenza della famiglia Chigi, il bel palazzo, ora museo, si affaccia sulla piazza San Lorenzo, accanto sorge la parrocchiale edificata su una chiesa antica risalente X-XI secolo.

Roma, arriveremo nei pressi di La Storta e dalla via trionfale scenderemo Da Monte Mario, da qui avvistiamo la città eterna dall’alto, in breve tempo giungiamo a Piazza San Pietro.

7° giorno: Roma

Tour con guida alla visita della città

8° GIORNO

Fine tour – ritorno

Costo del cicloviaggio:

La quota include:

La quota non include: